Jon Rappoport

Jon Rappoport: la Matrix e l’esperimento collettivo sul pianeta Terra

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Scritto da Cristina Bassi

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Quando tutta la coscienza di gruppo, ossessiva, sarà finita sul pianeta terra, quando ammetterà la sua sconfitta, allora emergerà una nuova era. Ma per ora, siamo nel mezzo di un esperimento collettivo. Un sentimento stucchevole ad alta quota, la profonda dipendenza dagli altri, la repressione segreta: questo l’ordine del giorno.

Quanto manca perché l’era collettiva sia finita? Cento, mille anni? La risposta è… quanto serve perché tutti gli umani si rendano conto che l’esperimento è fallito e perché è fallito. Il perchè è chiaro: l’individuo è stato messo in secondo piano. E’ stato svalutato. E’ stato agguantato e abbozzato in gruppi. La sua forza creativa è dovuta giungere ad un compromesso per potersi adattare.

La maggioranza nel mondo ancora crede in questo approccio, come se dai buoni gruppi fiorissero le soluzioni finali e definitive che stiamo cercando. Questo è puro e semplice controllo mentale, perché i buoni gruppi finiscono con il tradursi in un morphing del male e viceversa in quella continua rappresentazione chiamata realtà

Gli ideali vengono contorti, gli infiltrati sovvertono i piani, le lezioni vengono ignorate e tutto il casino del “mi dispiace” si ripete ogni volta.

Cio’ che costituì un trionfo del bene sul male ad un certo punto viene guidato in un altro collettivo, i cui scopi sono un “miglior tipo di controllo”.

I piu’ illusi tra noi, credono che siamo sempre al culmine di una svolta finale. Ma non c’è alcun “noi” per fare la svolta. Questa arriva per ognuno di noi individualmente. E non giunge come una spinta di una forza esterna, ma dalle proprie battaglie e fatiche, accompagnate da prese di coscienza, per le quali non c’è un ente esterno che dia la conferma.

Se proprio ci vorranno mille anni per porre una fine a questa illusione collettiva, questo non è una ragione per una reazione di sconforto.

Al contrario, è semplicemente una comprensione del fatto che tutti gli esperimenti giungono ad una fine come è per il metodo di pensiero sul quale si basano.

Una o dieci o cento crolli di civiltà e la conseguente ricostruzione, non sono abbastanza.

Lo schema persiste: si puo’ solo dissolvere quando un enorme numero di individui, ognuno a suo modo, senza autoinganno, vede la sua bancarotta

Il “noi” e il “ci” sono solo rinvii e storie di copertina sbattute sulla prima pagina della mente.

Combattere per cio’ che è giusto, qui e ora, è vitale. Ma questo non preclude il fatto di sapere che fintanto che le persone sono fissate sui gruppi come fossero La risposta, il problema di fondo continuerà ad esistere.

Quindi, come parte della mia ricerca degli ultimi decenni, ho esplorato cio’ che ora comunemente viene definito Matrix, partendo dal punto di vista di liberare l’individuo da essa.

Il primo passo è comprendere la Matrix come una continua opera d’arte perversa e vedere i suoi dadi e bulloni

Fonte: https://jonrappoport.wordpress.com/2016/11/18/the-matrix-revealed-the-collective-experiment-on-planet-earth-4/

Traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

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