Societa’ orwelliana

Engdahl: Sento puzza di totalitarismo. Seconda parte: guerra al contante

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Scritto da Cristina Bassi

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“Un sistema bancario che limitasse il contante prelevabile per poi eliminarlo interamente, permetterebbe alle autorità fiscali di avere un perfetto controllo totalitario”

William Engdahl, l’autore dell’articolo che traduco nel seguito in piu’ puntate (qui la prima) , è un conferenziere e consulente di rischio strategico. Laureato in scienze politiche alla Princeton University, è autore di best-seller  su geopolitica e petrolio, scrive in esclusiva sulla rivista online
 “New Eastern Outlook.”

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Sento puzza di totalitarismo. E non intendo la Russia

Guerra al contante

Ora se cominciamo a vedere la propaganda segreta che ci prepara ad accettare dei severi giri di vite su ciò che resta dei media liberi, Internet e i social media ad esso collegati, possiamo anche vedere una mossa altrettanto orrida, proprio totalitaria, perché venga accettata l’idea di rinunciare al diritto di avere della cartamoneta, dando così a banche private e spesso corrotte, il totale controllo sul nostro denaro ed in cambio dando alle agenzie governative totale controllo su dove lo spendiamo  e per cosa

Questa è la cosiddetta società senza contante. Gli argomenti che vengono avanzati sono quelli che eliminare il contante sarà più conveniente per i consumatori, oppure che  questo eliminerà o ridurrà enormemente il crimine organizzato e quella economia in nero, che evade la tassazione.

Nella EU, la Svezia ha già virtualmente eliminato il contante. Gli acquisti in contante in Svezia oggi riguardano solo il 3% dell’economia nazionale, paragonato al 9% nell’eurozona e al 7% in USA

Gli autobus pubblici non accettano il contante. Tre delle quattro banche più grandi in Svezia, stanno ritirando il manuale che riguarda il contante nelle filiali bancarie. La Norvegia sta seguendo la stessa strada

In Francia oggi, è illegale fare transazioni in contanti per più di € 1000, senza documentare propriamente la cosa. Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, subito dopo gli attacchi di
Charlie Hebdo, ha condannato gli stessi causa la capacità degli assalitori “di comprare cose pericolose con il contante”.

Poco dopo gli attacchi di  Hebdo, costui annunciò controlli sul capitale che includevano il tetto di € 1000 su pagamenti in contanti, fino a € 3000, “per combattere contro l’uso del contante  e l’anonimato nella economia della Francia”

Nella eurozona altamente inflazionata, € 1000 non sono una grande somma.

Persino nella Germania conservatrice, un membro di punta nella coalizione della Merkel, ha proposto di eliminare le banconote da € 500, mantenendo un tetto di tutte le transazioni in contanti fino a € 5000.

Alcune settimane dopo la Banca Centrale Europea, dove i tassi di interesse negativo sono all’ordine del giorno, ha annunciato la fine della stampa delle banconote da € 500 entro il dicembre 2018, dicendo che questo rendeva troppo facile l’azione di criminali e terroristi.

Negli USA, mentre cresce la campagna per vendere a cittadini scettici i pagamenti bancari digitali, quindi senza contante, la JP Morgan Chase, la più grande banca e tra le più criminali negli USA, ha una politica che limita l’uso del contante su mercati selezionati

La banca proibisce pagamenti in contanti per le carte di credito, i mutui e prestiti per l’auto, proibisce di tenere qualsiasi contante  o moneta nelle cassette di sicurezza. Quindi se avete delle monete antiche rare, da collezione…. Meglio metterle sotto il materasso

Tassi negativi e cittadini senza contante

Fin tanto che contante e monete di una valuta nazionale sono alla base dell’economia, le banche centrali di Usa e EU ed anche del Giappone, non possono imporre una politica di tasso negativo pesante.

Se i tassi della banca centrale diventassero molto negativi, le banche addebiterebbero ai clienti  un costo assurdo per fare loro pagare il fatto di tenere del contante nel deposito o nei conti risparmio delle banche. Naturalmente le persone si rivolterebbero e ritirerebbero il contante, per investire in oro o altri valori tangibili.

L’economista di Harvard nonché membro dell’ Economic Advisory Panel della Federal Reserve, Kenneth Rogoff, un sostenitore della “guerra al contante”,nel suo libro uscito nel 2016, The Curse of Cash (La maledizione del contante), ha spronato la Federal Reserve, perché mettesse fuori corso la banconota da $ 100, poi quella da 50, poi quella da 20, lasciando solo più piccole denominazioni in circolazione, molto similmente a ciò che il pazzo Modi appena fatto in India

Qualsiasi serio osservatore dell’economia mondiale, specialmente delle nazioni Nato in Europa e nel Nordamerica, dalla crisi finanziaria del 2008, avrebbe dovuto rendersi conto che non è sostenibile l’attuale status quo dei tassi di interesse della banca centrale, pari a zero o negativo, per puntellare  le banche e i mercati finanziari.

A meno che non venga eliminato il contante. Appunto.

il 5 aprile 1933, il Presidente Franklin D. Roosevelt firmò l’ordine esecutivo nr 6102: “vietando l’accumulo di monete d’oro, lingotti, certificati di oro all’interno degli Stati Uniti Continentali”. Questo fu denunciato da molti e a ragione, come palese furto e confisca di oro detenuto privatamente, da parte del governo. 

Soluzioni radicali come quelle fatte dal Presidente Roosevelt nel 1933, seppur in un ordine monetario dove l’oro non domina piu’, sta chiaramente diventando piu’ attraente per la maggior parte dei banchieri di Wall Street e della City of London. 

Piuttosto che confiscare l’oro dei cittadini, oggi gli Dei del Denaro, dovrebbero provare un modo per rubare il cash – il contante- dei cittadini.

Andare quindi verso un sistema bancario senza contante, limitando quanto contante puo’ essere prelevato e poi eliminandolo interamente come le banche svedesi stanno facendo, permetterebbe alle autorità fiscali di avere un perfetto controllo totalitario sull’uso del denaro da parte di ogni cittadino.

Inoltre, i governi potrebbero decretare, come lo fece Roosvelt, che il contante oltre un certo livello deve essere tassato sotto una qualsivoglia dichiarazione nazionale di emergenza

Se avanzassero simili mosse cosi coraggiose, sarebbero ovviamente attaccate fragorosamente non sulla CNN o The New York Times  e sul Financial Times o altri media mainstream, collegati a quelle istituzioni finanziarie criminali, ma sui media alternativi

Ricordatevi che furono i non critici New York Times e Washington Post a vendere al dettaglio in modo acritico false notizie che portarono alla dichiarazione di guerra con l’Iraq nel 2003, ovvero che Saddam Hussein avesse armi di distruzione di massa puntate su Washington.

Quella guerra seminò distruzione a livelli inimmaginabili.  Nessuno però lamentò a quel tempo che fossero false notizie.

La protesta per le mosse di confiscare i risparmi bancari dei cittadini arriverebbe attraverso media indipendenti ed alternativi come Zero Hedge o innumerevoli altri.

Di recente, i media americani hanno ripubblicato acriticamente una lista di cosiddetti blogs e siti di “fake news”, preparata  dall’assistente universitaria delle Comunicazioni del Merrimack College, Melissa Zimdars. Zero Hedge era sulla lista.

Non si tratta di avallare o meno un sito o blog alternativo . Si tratta della libertà essenziale di tutti noi, di essere in gradodi leggere e decidere analisi ed opinioni e non avere invece il governo che decida cosa cosa o meno ho il permesso di leggere.

Si tratta della libertà di tenere la privacy su cio’ che scelgo di comprare e non lasciare traccia digitale che la mia banca possa rilasciare ad una autorità fiscale  o alla Homeland Security o alla FBI, o vendere per operazioni di identificazione del profilo del consumatore.

Controllare la pubblica comunicazione ed il denaro privato sarebbe nella giusta direzione per creare lo stato totalitario perfetto. Direi che non è una buona idea.

– fine, qui la prima parte

fonte: http://journal-neo.org/2016/12/13/its-beginning-to-smell-a-lot-like-totalitarianism-and-i-dont-mean-russia/
traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net